Istituto Comprensivo "G. E. Lutzu" di Oschiri

Piano dell'offerta formativa

Anno scolastico 2002/2003

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Indice

 

PREMESSA

E’ il terzo anno che l’istituto comprensivo di Oschiri vive l’esperienza della stretta collaborazione fra tre ordini di scuola: materna, elementare e media.

L’esperienza è servita a eliminare dubbi, contraddizioni e ad abituarci a "vedere" l’alunno nell’intero percorso formativo. Questo richiede nuove e più sistematiche forme di collaborazione, stimola al confronto fra insegnanti dei diversi cicli e amplia la possibilità di intervenire efficacemente nel processo di maturazione degli allievi.

L’introduzione dell’autonomia, inoltre, ha permesso di adattare la programmazione didattica ai bisogni scaturiti dall’analisi della situazione economica, sociale e culturale del territorio, consentendo di riservare il 15% del curricolo alla realizzazione di progetti che ai suddetti bisogni cercano di dare una risposta.

Noi crediamo nel dialogo aperto e costruttivo con le famiglie, riconoscendone il ruolo insostituibile nell’educazione del bambino e del preadolescente. Non di meno riteniamo necessario e produttivo un rapporto di collaborazione con altre scuole, enti, amministrazioni, associazioni e quanto possa contribuire al conseguimento delle finalità dell’istituto.

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CONTESTO SOCIO- ECONOMICO E CULTURALE

Oschiri e Tula appartengono alla sesta Comunità Montana "Monte Acuto" e alla ASL n.1 di Sassari.

Situati in una zona depressa in vicinanza del lago Coghinas, a 200 metri sul livello del mare, Oschiri, circa 3800 abitanti, e Tula, 1750 abitanti, in rapporto alla distribuzione della popolazione specifica della Sardegna, possono essere considerati centri di media dimensione.

Parte di queste comunità risiede nell’agro o in frazioni che gravitano intorno ai due centri urbani. La frequenza scolastica è garantita dai rispettivi comuni tramite scuolabus.

La popolazione è prevalentemente anziana, avendo conosciuto negli ultimi decenni un notevole decremento della natalità, con conseguente diminuzione della componente in età scolare.

Esistono ed operano nel territorio gruppi teatrali, musicali, folkloristici, palestre, l’associazione Pro Loco.

Le comunicazioni con i centri vicini sono insufficienti per Tula, mentre Oschiri è collegato meglio con i più grossi centri del nord Sardegna, Olbia (km 44) e Sassari (km 54), nonché con la vicina cittadina di Ozieri.

L’economia si basa soprattutto sul terziario e sull’allevamento ovino e bovino. Tra i prodotti agricoli prevalgono i foraggi e gli ortaggi; risultano rilevanti la viticoltura che produce il rinomato vino doc "Vermentino di Gallura", i caseifici, i laboratori di gastronomia e dolciari, le botteghe artigiane per la lavorazione del legno, ferro, alluminio, pvc, marmo.

Dall’analisi del contesto socio- economico si evidenzia un retroterra culturale molto differenziato per cui numerosi e vari sono i bisogni che emergono. La scuola si sforza di individuare quelli prioritari per superare eventuali situazioni di svantaggio culturale e contemporaneamente favorire il massimo sviluppo di ciascuno e di tutti

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POPOLAZIONE SCOLASTICA - ANNO 2002-2003

 MATERNA

OSCHIRI

ELEMENT.

OSCHIRI

MEDIA

OSCHIRI

MEDIA

TULA

Ttot.
N° ALUNNI6617410955404
N° CLASSI T.N. 3 0508
N° CLASSI T.P. 010 0010
N° CLASSI T.PR.00134

                                          T.N. = tempo normale

                                          T.P. = tempo pieno

                                          T.PR. = tempo prolungato

 

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RISORSE INTERNE

Struttura logistica (caratteristiche degli edifici scolastici, aule speciali, ...)

Scuola materna (Oschiri)

Recentemente ristrutturata, si estende su un piano e dispone di tre aule spaziose che permettono la creazione di diversi angoli

di lavoro in cui i bambini si spostano a seconda dei vari interessi , di due sale giochi utilizzate per giochi motori a squadre, a piccoli gruppi, esercizi psicomotori con l’uso di attrezzature varie e di adeguati spazi per i servizi, sala mensa e servizi igienici a norma di legge. Ampio e curato giardino esterno, piccolo cortile interno dove vengono periodicamente proposte osservazioni ed esperienze di tipo scientifico, rendono la struttura più accogliente.

Scuola elementare (Oschiri)

L’edificio scolastico è situato al centro del paese ed è circondato da un ampio cortile. Costruito negli anni sessanta ha subito importanti opere di ristrutturazione che lo hanno reso certamente più funzionale e a norma con le leggi vigenti in materia di sicurezza, permangono tuttavia limiti di manutenzione ordinaria. Le aule utilizzate, disposte su due piani, sono complessivamente diciassette. Nel seminterrato troviamo due sale mensa e la cucina.Al piano terra sono ubicate alcune aule e gli spazi riservati ai collaboratori scolastici, l’archivio, la sala insegnanti, la biblioteca, alcuni spazi adibiti al deposito di sussidi e materiale didattico, la palestra, l’ambulatorio. Al primo piano è presente un laboratorio di informatica per gli alunni e una postazione multimediale per gli insegnanti, un’aula audiovisivi, due aule adibite ad ateliers per le attività pittoriche e plastiche. I servizi sonodisposti in numero sufficiente in ogni piano. I vasti atri sono talvolta utilizzati per attività didattiche. Lo spazio esterno, poco curato, è utilizzabile in alcune occasioni per attività all’aperto

Scuola media (Oschiri)

La struttura che ospita la scuola media di Oschiri, costruita nella prima metà degli anni sessanta e recentemente dotata di un ampio portico all’ingresso, è disposta su due piani: al piano terreno sono ubicate alcune aule, l’ufficio di presidenza, gli uffici di segreteria, , la sala professori e l’aula di scienze che funge anche da sala audiovisivi, deposito di e materiale didattico, e ospita le riunioni del collegio dei docenti. Dal pian terreno si accede alla palestra e all’archivio, ubicato in locali seminterrati. Al primo piano sono situate le altre aule destinate alla normale attività didattica, nonché l’aula di musica, di educazione artistica, l’aula computers e la biblioteca. I piani sono dotati di servizi igienici per gli alunni e per il personale. L’edificio è circondato da un cortile alberato sul quale si aprono vari ingressi. Per quanto riguarda la sicurezza, la scuola ha affidato alla CENSER, società specializzata nel settore, l’incarico di individuare tutto ciò che bisogna fare per mettere a norma l’edificio e addestrare il personale a riconoscere ed evitare comportamenti contrari alla sicurezza e ad affrontare nel modo migliore situazioni di emergenza (evacuazione in caso di incendio ...)

Scuola media (Tula)

L’edificio scolastico delle scuole medie di Tula, costruito negli anni ottanta, si sviluppa su due piani: al piano terra troviamo le aule per il normale svolgimento dell’attività didattica, altri spazi utilizzati dai collaboratori scolastici e lasala professori; al piano superiore sono ubicate l’aula di lingue, di educazione artistica, di informatica, di educazionemusicale, la biblioteca, la sala proiezioni. I due piani sono dotati di impianti igienici adeguati alle esigenze degli alunni e del personale. L’edificio è interamente circondato da un giardino.

Tutti gli edifici sono riscaldati con impianti centralizzati. Non sono state eliminate tutte le barriere architettoniche e i disabili trovano difficoltà ad accedere ai piani superiori

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RISORSE ESTERNE

Le risorse esterne sono costituite oltre che dalle famiglie degli alunni, da una rete di soggetti collaborativi, istituzionali e pubblici, quali:

l’Amministrazione comunale di Oschiri e Tula e le loro strutture di servizio

l’ASL N° 1

La Comunità Montana Monte Acuto

soggetti, enti e associazioni con finalità sportive, culturali e sociali

biblioteca comunale, impianti sportivi

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ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO

Tabella organismi di gestione

ORGANO

COMPOSIZIONE

FUNZIONE

Dirigente scolastico

prof.ssa Giuseppa Pinna

Responsabile del coordinamento di tutta l’organizzazione, stila l’orario delle lezioni

Direttore dei serv. gen. e amministrativi

Rag. Vincenzo Meloni

 

Vicario

Maestra Sini M. G.

Ha compiti di organizzazione e gestione generale in stretta collaborazione col dirigente scolastico e svolge il ruolo di segretario del collegio docenti

Coordinatrice di plesso (sc. materna)

Maestra P.Demuru

 

Coord. di plesso (sc. elementare)

Maestro L. Casula

 

Responsabile di plesso (sc. media) Tula

Prof.ssa Sini F. M.

 

Titolare F. O. N°1

Bua A. M.

Coordinamento della Progettazione d’Istituto

Titolare F.O. N°2

Scanu M.

Coordinamento del Piano di formazione e aggiornamento

Titolare F.O. N°3

Gruada P.

Coordinamento delle nuove tecnologie e della Biblioteca

Coordinatore di classe

Uno per classe

Presiede il consiglio di classe su delega del Dirigente e ne coordina le attività

Collegio docenti

Comprende tutti gli insegnanti dell’istituto

Programmazione educativa e didattica d’istituto, ...

Consiglio d’istituto

In gran parte elettivo, comprende i rappresentanti dei genitori, dei docenti e del personale non docente e, come membro di diritto, il Dirigente scolastico 

Esplicitazione e integrazione della tab. a

  • F. O. N°1- Il coordinatore della progettazione d’Istituto esercita funzioni di coordinamento, stimolo, proposta, su tutto ciò     che è collegato alla gestione del piano dell’offerta formativa.

  • In particolare ha il compito di ricercare tutte la possibili forme di finanziamento dei Progetti e delle attività che riguardano la scuola, sia attraverso la ricerca e la diffusione di informazioni riguardanti Leggi e Circolari, che stanziano fondi a favore di attività formative, sia curando i rapporti con Enti e Associazioni, esterni alla scuola, che possano concorrere all’attuazione di Progetti e attività scolastiche

    F.O. N°2: Il coordinatore del Piano di formazione e aggiornamento è incaricato di analizzare i bisogni formativi espressi dai docenti e le esigenze di aggiornamento, o specifica formazione, collegati all’attuazione di Progetti. Ricerca e diffonde informazioni su Corsi organizzati da altre scuole o Enti; formula progetti di Corsi e ne coordina l’attuazione nel nostro Istituto

    F.O. N°3: Il coordinatore delle nuove tecnologie e della biblioteca coordina tutte le attività collegate all’utilizzo di sussidi e dotazioni tecnologiche rivolte alla didattica, in tutto l’istituto. Provvede al supporto tecnologico nella realizzazione dei progetti, alla produzione e divulgazione di materiale didattico, organizza brevi corsi pratici per favorire un uso corretto delle attrezzature multimediali

    Compiti del coordinatore di classe: oltre a presiedere il consiglio di classe e coordinare le attività in conformità con le linee del progetto didattico generale, deve accertarsi che tutti gli adempimenti formali richiesti siano assolti tempestivamente e adeguatamente. E’ tenuto informato dai colleghi dei problemi didattici e disciplinari della classe e, a sua volta, ne tiene informato il Dirigente scolastico.

    Responsabili delle varie commissioni in cui il collegio dei docenti si organizza (commissione P.O.F., commissione Continuità e Orientamento, commissione Aggiornamento, commissione Handicap, Commissione Sicurezza, commissione Elettorale, comitato di Valutazione del Servizio dei docenti)

    b) Organigramma del personale non docente

    DIRETT. DEI SERV. GEN. E AMM.

    1

    ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

    3

    COLLABORATORI SCOLASTICI

    13

    c) Organigramma del personale docente

     

    Docenti T. I.

    Docenti T. D.

    Totale

    Scuola materna

    7

    0

    7

    Scuola elementare

    22

    3 (sost.- rel.- ingl.)

    25

    Scuola media

    16

    13

    29

    Totale T. I. = 45 T. I.= incarico a tempo indeterminato (di ruolo)

    Totale T. D.= 15* T. D.= incarico a tempo determinato (non di ruolo)

    Totale Insegnanti (T. I. + T. D.) = 60

    * L’insegnante di religione presta servizio, a T. D., sia nelle elementari di Oschiri, sia nelle scuole medie di Tula.

    d) Numero dei docenti per disciplina nei diversi ordini di scuola

    Disc.

    Scuola

    Relig.

    Lett.

    Sc. Mat

    Franc.

    Ingl.

    Ed. Tecn.

    Ed. Art.

    Ed. Mus.

    Ed. Fis.

    Sost.

    Tot.

    Materna

     

    6

           

    1

    7

    Elementare

    1

    10

    10

    1

    1

        

    2

    25

    Media

    2

    8

    4

    3

     

    2

    3

    3

    2

    2

    29

    Bisogna ricordare che nella scuola materna il percorso didattico è organizzato per campi di esperienza, nelle elementari per ambiti disciplinari e nelle medie per discipline.

     

     

     

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    ORGANIZZAZIONE DIDATTICA- MODULO ORARIO

    Gli alunni dell’Istituto Comprensivo sono distribuiti in classi a tempo normale (tutte nella scuola materna, cinque nella scuola media di Oschiri), classi a tempo prolungato (una nella scuola media di Oschiri, tutte e tre nella scuola media di Tula), classi a tempo pieno (tutte le classi nella scuola elementare di Oschiri).

    Tempo Normale S. Media Oschiri trenta ore settimanali suddivise in cinque ore giornaliere della durata di sessanta minuti. Le attività curricolari rientrano tra quelle previste dai Programmi Ministeriali,integrate con attività legate alla realtà e alla cultura tipica del territorio

    Tempo Normale S. Materna Oschiri quarantacinque ore settimanali: otto ore giornaliere dal lunedì al venerdì (8.15- 16.15) e cinque ore il sabato (8.15- 13.15)

     Tempo Prolungato S. Media Oschiri trentasei ore settimanali: cinque ore (8.30- 13.30) dal lunedì al sabato, più due rientri di tre ore (14.30- 17.30) nei giorni di martedì e di venerdì, più servizio mensa (un’ora) nei giorni del rientro

     Tempo prolungato S. Media Tula trentasei moduli settimanali della durata di cinquantacinque minuti, articolati su sei giorni: 8.10- 13.40 (lunedì, mercoledì e giovedì); 8.10- 12.45 (venerdì e sabato); il martedì 8.10- 12.45 con rientro dalle 13.30 alle 16.15, servizio mensa nell’intervallo (D.M. 19.07. 1999 n° 179 art.1 terzo comma 1b)

     Tempo pieno Scuola elementare Oschiri quaranta ore settimanali: 8.30- 16.30 (lunedì, martedì, giovedì e venerdì), otto ore giornaliere di attività suddivise in due turni, antimeridiano e pomeridiano, fra i quali è compreso il tempo mensa; 8.30- 12.30 (mercoledì e sabato), quattro ore di attività nel solo turno antimeridiano.

     L’esperienza del tempo prolungato nelle due sedi, che si protrae sin dal 1984, garantisce per la sua configurazione (compresenze e servizio mensa) la possibilità di disporre di una struttura didatticamente più efficace, di capacità operative e modalità di insegnamento in altro modo non facilmente perseguibili.

    Si ha la possibilità di approfondire gli argomenti curricolari , di ampliare il campo degli interessi culturali ed espressivi degli alunni anche con attività a carattere interdisciplinare, di recuperare individualmente o in piccoli gruppi, quegli alunni che necessitano di un maggior esercizio per colmare , o quanto meno ridurre i dislivelli di partenza.

     

     

    Il tempo pieno , attuato in tutte le classi della scuola elementare, vede l’attività didattica suddivisa in due aree:                       

              area linguistica                   comprendente italiano, storia, studi sociali, educazione all’immagine ed educazione musicale

     

             area logico- matematica     comprendente matematica, scienze, geografia, educazione motoria

     

    Due insegnanti contitolari , uno per ciascuna area, operano nella classe per ventidue ore settimanali.

    La programmazione di tutte le attività didattiche avviene per classi parallele secondo un progetto orario prestabilito, e ad essa sono riservate due ore settimanali che possono essere gestite secondo le esigenze delle diverse interclassi.

    I docenti delle due aree, l’insegnante di religione, l’insegnante di lingua straniera, gli insegnanti di sostegno sono contitolari nella classe ed hanno pari dignità.

    Presupposto indispensabile nella struttura metodologica e didattica è la collegialità della programmazione, della valutazione, della verifica.

     

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    FINALITA’ DELL’ISTITUTO

    Nella prospettiva di costruire una scuola- comunità consapevole della propria identità, che interagisca con la più vasta comunità circostante, l’obiettivo generale è quello di arricchire l’offerta formativa della Scuola al fine di :

    Innalzare le motivazioni e il livello di interesse

    Favorire lo sviluppo dei processi di apprendimento fornendo strumenti adeguati

    Assicurare agli allievi il successo all’uscita del corso di studi

    Costruire una continuità didattica tra i successivi ordini di scuola

     

    Finalità educative

    Rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente

    Educazione alla legalità

    Richiamo all’impegno personale come valore etico- formativo

    Rispetto e accettazione del "diverso" con apertura a comunità e strutture sociali più ampie della famiglie

    Orientamento dei giovani ai fini delle scelte future, ponendoli in condizioni di conquistare la propria identità e la conoscenza di sé e della realtà sociale ed economica di ambiti territoriali via via più vasti

     

     

    Gli strumenti dell’intervento

    Organizzazione

    a) L’orario potrà subire delle modifiche ogni qualvolta sarà necessario, su una base di programmazione anche plurisettimanale

    b) Gli edifici scolastici resteranno aperti anche di pomeriggio per almeno tre giorni alla settimana

    c) Le iniziative di recupero, sostegno e potenziamento saranno rivolte a gruppi di alunni provenienti anche da classi diverse, coordinandole o integrandole con gli interventi attivati dagli enti locali, sulla base di progetti, proposti da uno o più insegnanti e approvati dal consiglio d’istituto

    d) Iniziative di orientamento scolastico e di continuità

    e) Uscite didattiche, visite guidate, viaggi di istruzione

     

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    FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE DOCENTE

    L’alto profilo professionale che oggi è richiesto ai docenti della scuola dell’infanzia, della scuola elementare e media, indispensabile per rispondere alle elevate esigenze sociali e culturali, rende necessario un sistema organico e coerente di formazione in servizio del personale docente.

    Tale formazione non può necessariamente prescindere dalla conoscenza degli aspetti concettuali delle diverse discipline e della loro didattica.

    Per uscire dalla logica dell’aggiornamento saltuario riferito ad interessi episodici ed entrare in una prospettiva sistematica, in cui i bisogni formativi trovino un’adeguata risposta, si avrà come riferimento la titolare della F,O. N. 1, che ha il compito di analizzare tali bisogni e proporre Corsi ad essi rispondenti, coordinandone l’attuazione nel nostro istituto, ma anche di diffondere informazioni su Corsi organizzati da altre scuole o Enti.

    I momenti di formazione e aggiornamento realizzati all’interno dell’Istituto saranno aperti a tutti i docenti in servizio nei limiti imposti dalla organizzazione logistica e dagli spazi.

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    LA PROGRAMMAZIONE

    I Consigli di classe e i singoli docenti impostano la programmazione di competenza secondo le fasi indicate nei programmi ministeriali, relativamente ai diversi ordini di scuola.

    La programmazione contiene le soluzioni organizzative, i mezzi, gli strumenti e gli ausili che consentono l’ordinato svolgersi delle attività scolastiche. La programmazione del docente, stabilendo punto di partenza, percorso e punto di arrivo del processo didattico, permette di razionalizzare l’insegnamento.

    La programmazione, in quanto piano anticipato di insegnamento, si contrappone all’improvvisazione e alla casualità della vita della classe; in quanto progetto ordinato, tende alla sequenzialità regolare di fasi e operazioni.

    L’efficacia della programmazione è anche commisurata alla sua flessibilità, dovendo permettere di modificare tempestivamente metodi, tempi, contenuti, sulla base dei dati emersi dalle verifiche in itinere; essa deve garantire il rispetto dell’interdisciplinarità individuando contenuti comuni e obiettivi trasversali.

     

    Definizione degli obiettivi didattici

    Gli obiettivi didattici dovranno essere conformi alle finalità dell’Istituto e dovranno indicare esclusivamente le competenze degli alunni che l’insegnamento è in grado di promuovere e che gli insegnanti possono verificare al termine di un ciclo di insegnamento.

    La principale preoccupazione degli insegnanti rispetto agli obiettivi sarà quella di definirli con precisione e chiarezza, così da fornire agli allievi la possibilità di organizzarsi consapevolmente per il loro conseguimento. In ogni punto del percorso didattico l’alunno dovrà avere chiara la meta e questa dovrà essergli posta ed esposta nei limiti delle sue possibilità di prestazione.

    In sintesi ciascun obiettivo dovrà presentare i seguenti requisiti:

    Essere centrato sull’alunno, descrivendo un risultato dell’apprendimento e non un’attività dell’insegnante

    Essere adeguato all’alunno, quindi alle sue capacità, ai prerequisiti di cui è in possesso, ai mezzi di cui dispone.

    Essere ben definito, non ambiguo. Occorre formulare con esattezza ciò che ci si aspetta. Dunque, capacità e conoscenze ben configurate, non confondibili con altre

    Essere configurato in termini di singole operazioni, così da permettere l’isolamento di un singolo aspetto per volta e, di conseguenza, prestarsi a una effettiva insegnabilità e verificabilità

    Essere osservabile e verificabile, ossia riferibile a prestazioni concrete degli alunni, dalla cui osservazione si possa desumere che l’obiettivo è stato o non è stato raggiunto

     

    Organizzazione dei contenuti

    Nella programmazione didattica gli obiettivi sono la componente principale, perciò in subordine ad essi dovranno essere effettuate le scelte dei contenuti e l’organizzazione delle concrete attività didattiche. Al raggiungimento di un determinato obiettivo possono contribuire molti contenuti diversi o complementari. La funzione della programmazione è appunto quella di scegliere i contenuti più funzionali allo scopo. I contenuti, inoltre, sono essenziali allo sviluppo sia delle capacità e dei processi intellettuali, che organizzano la conoscenza, sia dei sentimenti e degli atteggiamenti dell’alunno

    I docenti dovranno scegliere i contenuti secondo i seguenti criteri:

    validità

    significatività

    interesse

    utilità

    essenzialità

    chiarezza

    In questo contesto assume importanza rilevante il principio pedagogico, ampiamente dibattuto, dell’insegnare ad apprendere: un’istruzione tesa a sviluppare negli alunni strutture e strategie cognitive atti a porli in grado di assolvere a una continua azione di autoapprendimento. Occorre perciò dare a tutti gli alunni le "chiavi di lettura", "il metodo di studio", "le capacità- abilità" che consentano una formazione continua

     

    Metodologie- Metodi- Strategie

    I docenti dovranno preoccuparsi di suscitare l’interesse degli alunni per i contenuti dell’insegnamento e di motivarli all’impegno. Essi dovranno perciò recuperare molte proposte didattiche per migliorare la disposizione affettiva degli alunni nei confronti dell’apprendimento scolastico. A tal fine i docenti dovranno operare secondo procedure scientifiche; dovranno individuare nelle situazioni di intervento i riferimenti necessari per effettuare le scelte metodologiche più opportune ed i metodi didattici più adeguati. I metodi non hanno valore in sé, ma solo nel grado in cui favoriscono il raggiungimento degli obiettivi. Ciò significa che un metodo non dovrebbe essere giudicato buono senza averlo posto prioritariamente in relazione ai tipi di apprendimento da promuovere. I metodi didattici sono tanti: alla base di essi è possibile individuare tre aree metodologiche di fondo e precisamente:

    area delle metodologie dell’esperienza

    area delle metodologie della comunicazione

    area delle metodologie della ricerca

    A queste, che si possono considerare le grandi aree metodologiche, si collegano alcuni significativi metodi e modelli:

    metodo induttivo- sperimentale

    metodo logico- deduttivo

    modello interdisciplinare

    modello cibernetico

    il team teaching, ecc.

    Si tratta di metodi e modelli sperimentati e diffusi su larga scala, la cui conoscenza può arrecare un effettivo contributo all’opera dei docenti. Si intende che nessuna metodologia e nessun modello può essere seguito pedissequamente dai docenti nella programmazione e nell’attuazione delle attività programmate, bensì tutti devono essere fatti oggetto di esame critico- costruttivo. La scelta metodologica dovrà ricadere su quella più efficace e più produttiva sia ai fini dell’apprendimento, sia del processo di formazione della personalità del ragazzo.

    Questo è il senso della libertà nella didattica che è riconosciuta ai docenti. E nel rispetto delle scelte che ciascun docente opererà nell’ambito della propria libertà, si forniscono alcune indicazioni di massima circa le strategie che, in un sistema coerente e flessibile, possono favorire il raggiungimento degli obiettivi d’insegnamento:

    Strategie individualizzate: si fondano sul principio dell’adattamento agli allievi e richiedono la messa a punto di tecniche e di attività rispondenti alle loro caratteristiche individuali

    Strategie collettive: si fondano sullo svolgimento di attività uniformi, uguali per tutti; l’insegnamento è diretto in maniera univoca a tutti gli alunni e trova la massima espressione nella lezione espositiva

    Strategie individuali: si fondano sull’operatività del singolo alunno: la lezione dialogata, l’interrogazione, il compito in classe o a casa non uguale per tutti, ecc

    Strategie di gruppo: si fondano sulle attività collaborative in cui gli allievi si occupano di un medesimo compito e lavorano secondo le proprie capacità, mettendosi al servizio del successo comunitario

     

     

    Strategie miste: si fondano sull’uso vario e flessibile delle diverse strategie, in funzione dei diversi bisogni della classe e delle diverse attività di apprendimento da svolgere.

    Altre strategie promuovono i processi cognitivi; tra queste:

    le strategie imitative (Bloom, 1° e 2° livello della tassonomia)

    Le strategie euristiche (comprendono tutte quelle strategie che sviluppano capacità di problem solving)

    Le strategie creative(comprendono strategie finalizzate alla promozione di capacità creative e di pensiero divergente)

     

    Verifica e valutazione

    La valutazione scolastica non deve essere vista come giudizio sanzionatorio fine a se stesso, ma ha il duplice scopo di adeguare il processo di formazione alle risultanze via via osservate e a guidare l’alunno a conoscere e sviluppare nel modo migliore le proprie potenzialità.

    Essa implica le seguenti fasi:

    a) valutazione della situazione di partenza dei singoli e della classe, per innestare l’insegnamento sull’effettivo grado di sviluppo e di preparazione

    b) valutazione durante lo svolgimento e al termine di ogni scansione e di ogni unità didattica per conoscere e stimare l’effettivo sviluppo dei processi di insegnamento- apprendimento

    c) valutazione sommativa che avviene in due momenti, fine quadrimestre e conclusione dell’anno scolastico, e precede la stesura del giudizio globale formulato dal consiglio di classe secondo i criteri stabiliti dal Collegio dei docenti. Tale valutazione costituisce una sorta di bilancio complessivo sul livello di maturazione dell’alunno

    In sintesi il sistema di valutazione ha lo scopo di:

    definire e accertare i risultati da conseguire in relazione alle abilità e ai contenuti formativi prescritti dai Programmi

    comunicare e documentare tali attività alle famiglie, secondo il principio di trasparenza del servizio pubblico

    coordinare i sistemi di valutazione degli alunni nell’ottica della continuità del processo educativo nella scuola di base

    realizzare l’unitarietà dell’insegnamento attraverso la collegialità dei docenti

    regolare continuamente il processo di insegnamento apprendimento

     

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    CRITERIO STANDARD DI VALUTAZIONE SUFFICIENTE PER GLI ALUNNI IN USCITA DALLA SCUOLA DI BASE

    Obiettivi di tipo educativo

    a) saper autogestirsi e autocontrollarsi

    b) saper essere controllati nella persona e nei materiali

    c) sapersi integrare nel gruppo classe

    d) saper sviluppare il senso di responsabilità

    e) saper imparare a imparare

     

    Obiettivi di tipo didattico- formativo

    cap. di orientarsi nel mondo in cui si vive, partendo dall’ambiente di

    riferimento più diretto, fino ad arrivare ad ambiti più vasti

    cap. di comprendere, costruire, , criticare argomentazioni e discorsi

    cap. di utilizzare abbastanza correttamente la lingua italiana e comprenderne le strutture essenziali

    cap. di apprendere e usare almeno una seconda lingua comunitaria in modo semplice ed essenziale

    cap. di comprendere i fenomeni fisico chimici, biologici e della natura, almeno in un quadro generale

    cap. di usare le tecniche di tipo matematico nella soluzione di problemi diversi

    cap. di inquadrare un fatto storico e saperlo ricostruire almeno nelle linee essenziali

    cap. di comprendere i meccanismi essenziali (economico- finanziari, ambientali, movimenti migratori, multinazionalità e multietnicità, sistemi politici ed elettorali ecc. ) dell’agire individuale e collettivo

    cap. di possedere un ascolto consapevole, inteso come espressione di un modo diretto e partecipato di stare in rapporto con gli oggetti e i linguaggi sonori

    cap. di conoscere e praticare un linguaggio visivo in termini di creatività, operatività e comunicazione.

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    FORMAZIONE DELLE CLASSI

    Nella formazione delle prime classi, sussistendo due o più alternative, saranno osservati i

    seguenti criteri:

    equa distribuzione nei gruppi classe di alunne e alunni

    analisi dei bisogni formativi dei nuovi iscritti, raccolte attraverso le indicazioni delle insegnanti della scuola precedente, formulate in base al profilo di ciascun alunno

    inserimento di alunni portatori di handicap, o con problemi di particolare rilevanza (sempre su segnalazione della scuola di provenienza), in classi meno numerose

    tener conto di eventuali richieste dei genitori, solo se accompagnate da motivazioni valide

    contemperare le diverse esigenze cercando di raggiungere un equilibrio ed evitando la formazione di classi particolarmente problematiche

     

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    INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

    Partendo dalla considerazione che la soluzione del problema dell’handicap va ricercata a livello culturale, siamo consapevoli dell’importanza che riveste la Scuola nel gettare le base per la formazione di una cultura della diversità, cioè nel far maturare in tutti un atteggiamento positivo, privo di pregiudizi, pronto ad accogliere la novità e la potenzialità di chi, in qualche modo, è "diverso".

    Infatti l’approccio all’uguaglianza a tutti i costi è ormai superato da un approccio della diversità come risorsa individuale: ciascun alunno è diverso da tutti gli altri per elementi di storia e di identità, per stili di apprendimento e per capacità comunicative e cognitive; per questa specificità va riconosciuto. Un alunno con handicap possiede una diversità particolare all’interno di un contesto ricco di altre diversità.

    Le nuove norme sull’Autonomia hanno come principio regolatore fondamentale della didattica la personalizzazione dei percorsi formativi: questo costituisce anche il principio metodologico basilare per l’integrazione scolastica.

    L’articolo 4, comma 2, lettera c, della stesura definitiva del regolamento dell’autonomia fa espresso riferimento all’integrazione scolastica situandola nell’ambito dell’autonomia didattica delle Istituzioni scolastiche che deve realizzare il "principio generale dell’integrazione di tutti gli alunni nella classe e nel gruppo".

    Alla luce del principio della individualizzazione, in tutto il Regolamento dell’autonomia si aprono spazi concreti per una corretta attuazione dell’integrazione quali, ad esempio, quelli offerti dalla flessibilità dell’orario e dalla possibilità di diversificare i curricoli formativi sulla base delle diverse esigenze degli alunni.

     

    Modalità d’integrazione

    Riguardo alle modalità d’integrazione, l’ottica proposta è quella della rete di risorse, considerando come risorse, oltre a quelle tradizionali quali l’insegnante di sostegno, gli operatori socio- sanitari, le aule speciali, ecc., anche "una realtà non professionale" quali gli altri alunni, la famiglia e tutte le altre risorse legate all’extra- scuola.

    Si ritiene che una vita scolastica organizzata in tutte le sue componenti possa realizzare una scuola come comunità solidale, che integri e valorizzi tutte le differenze e risponda con sensibilità.

    La realtà di una scuola "accogliente" per tutti renderebbe quasi superata la prassi dell’inserimento e dell’integrazione di una persona in difficoltà all’interno di una comunità scolastica.

    In questo senso, l’atteggiamento dei docenti di tutte la discipline deve essere positivo e attento nei confronti della sensibilità di tutti gli alunni , in particolare di quelli in difficoltà.

    Gli insegnanti devono favorire in tal senso le condizioni amicali allo scopo di evitare situazioni di solitudine e di sofferenza da parte degli alunni in difficoltà, favorire rapporti informali e di aiuto reciproco, creare un’atmosfera collaborativa e non competitiva, realizzare gruppi di lavoro cooperativo.

     

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    CRITERI PER LA REALIZZAZIONE DI VISITE E VIAGGI D’ISTRUZIONE

    Le visite e i viaggi d’istruzione dovranno essere proposti dai consigli di classe, in quanto iniziative rispondenti a particolari esigenze didattiche e finalizzate al raggiungimento di precisi obiettivi di formazione generale e culturale.

    Le visite guidate e i viaggi d’istruzione dovranno essere inseriti nella programmazione come fattori e strumenti di collegamento tra l’esperienza scolastica ed una più ampia esperienza extrascolastica

    Le visite e i viaggi d’istruzione devono fondarsi su progetti facenti parte della programmazione didattica delle classi

    Le visite e i viaggi dovranno essere proposti nel rispetto della normativa vigente

    Per tutti gli alunni partecipanti a visite e viaggi d’istruzione è obbligatorio acquisire il consenso scritto di chi esercita la potestà familiare.

    Nella programmazione dei viaggi e delle visite d’istruzione deve essere prevista la presenza di almeno 1 accompagnatore per ogni 15 alunni e, al massimo, 2 per ogni classe

    Nel caso di partecipazione di alunni portatori di handicap, dovranno essere adottati particolari accorgimenti a garanzia della vigilanza e dell’assistenza nei riguardi degli stessi; potrà essere consentita la presenza di un genitore o di un altro docente disponibile

    I progetti relativi a visite e viaggi d’istruzione, data la complessità organizzativa, debbono essere presentati con congruo anticipo rispetto alla data di presumibile effettuazione.

     

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    CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO

     

    L’Istituto comprensivo riserva grande importanza alla continuità, non solo attraverso la coerenza dei programmi e dei contenuti fra un ciclo e l’altro, ma anche favorendo la collaborazione tra gli insegnanti dei diversi gradi di scuola, per ambito disciplinare, nelle commissioni e in qualsiasi altra occasione di confronto collegiale.

    Il lavoro sull’orientamento dovrà essere finalizzato alla conoscenza dell’alunno, come supporto alla costruzione della sua identità ed alla scoperta e valorizzazione delle sue attitudini, interessi, potenzialità. Tale processo, che inizia nella scuola materna, deve vedere i ragazzi protagonisti e soggetti attivi nella scoperta di sé.

    Da ciò scaturisce la necessità di impegnare gli alunni , in prima persona, e non come semplici destinatari di questionari e ricerche condotte dagli insegnanti, in attività di ricerca e scoperta delle potenzialità di formazione e di lavoro offerte dal territorio, nella conoscenza diretta , realizzata anche con interviste a particolari figure professionali, oppure a ragazzi che abbiano compiuto particolari scelte di studi superiori.

    Il problema dell’orientamento riguarda anche tutti quei ragazzi che affrontano il percorso della scuola media ripetendo diversi anni scolastici, ragazzi ai quali dovranno essere indicati percorsi formativi adeguati al superamento delle difficoltà incontrate. Né va dimenticata la necessità di tener conto del futuro inserimento sociale degli alunni in situazione di handicap.

    Si ritiene necessario programmare per tempo, coinvolgendo le famiglie e stabilendo modalità di raccordo con i servizi scolastici dei comuni, attività informative sui piani di studi degli istituti superiori. Alla coerenza e sistematicità delle attività di orientamento, tenendo presente anche il contributo di enti esterni quali la Comunità Montana "Monte Acuto", dovrà provvedere l’apposita commissione.

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    SCELTE CURRICOLARI

    L’offerta formativa della scuola è articolata in :

    Curricolo obbligatorio

    Curricolo aggiuntivo- ampliamento dell’offerta formativa.

     

    Curricolo obbligatorio

    L’Istituto comprensivo, nel rispetto dei principi contenuti nei decreti sull’Autonomia, ha definito il curricolo obbligatorio nel seguente modo:

    l’85% del curricolo obbligatorio sarà destinato alle singole discipline o alle aree disciplinari riorganizzate sulla base di obiettivi specifici in termini di saperi e competenze,

    Il 15% del curricolo sarà dedicato ad attività progettuali (area di progetto), volte alla riduzione della dispersione scolastica, al recupero, all’educazione allo sviluppo, all’orientamento, allo studio di una seconda lingua comunitaria (scuola elementare)

     

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    AMBITO PROGETTUALE

    L’Istituto intende incentrare la sua attività educativa- didattica- organizzativa- finanziaria intervenendo prioritariamente sul fenomeno della Dispersione e della scarsa attrazione che la scuola esercita nei confronti di diversi utenti, promuovendo una serie di interventi mirati a rimuoverne le molteplici cause sia interne che esterne all’istituzione.

    Poiché si rileva nei ragazzi un indebolimento o un’effettiva perdita della propria identità linguistica, storica, culturale e naturalistica, con conseguente difficoltà a capire il presente e immaginare un futuro, appare necessario provvedere al recupero delle motivazioni anche attraverso attività che comportino la riscoperta e la salvaguardia delle nostre radici sarde, più che mai minacciate dall’attuale processo di globalizzazione. Nell’anno scolastico 2002/2003 entra in fase di attuazione, perché sono arrivati i finanziamenti regionali, il progetto pluriennale riguardante la "Promozione e valorizzazione della cultura e della lingua della Sardegna" e di cui alcuni dei progetti elencati più avanti possono considerarsi sottoprogetti.

    In particolare, i progetti sono stati raggruppati in cinque tabelle, a seconda degli obiettivi che con essi si intendono conseguire:

    1) Prendere coscienza della propria identità culturale ® Tabella a

    2) Fornire agli aa. gli strumenti per affrontare il futuro e inserirsi positivamente in una

    società sempre più tecnologica e globale, in rapida evoluzione ® Tab. b

    3) Fornire a tutti gli alunni gli strumenti per l’acquisizione di metodi di studio e di ricerca

    atti a promuovere il successo formativo ® Tab. c

    4) Ampliare le proposte culturali e rafforzare la volontà di "sapere"

    e "saper fare" ® Tab. d

    5) Educare alla salute, al rispetto dell’ambiente, alla convivenza democratica, alla

    solidarietà ® Tab. e

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    Tabella a

    Denominazione progetto

    Classi coinvolte

    Attività prevista

    "Oschiri e Tula: realtà a confronto"- Progetto inerente la lingua e la cultura sarda ex L. R. 26

    Tutte le classi dei tre gradi

    Studio delle tradizioni culturali e dell’ambiente naturale del territorio

    Ballando sulle orme del tempo

    Tutte

    St. lingua e cult. locale

    Radici e ali

    Sc. elem. e media Oschiri

    Recupero della memoria storica degli anziani

    "Oschiri e dintorni" Progetto per immagini (2 progetti)

    Scuola media

    Oschiri

    Immagini del territorio di Oschiri

    Viaggio nel pianeta Tula

    S. media Tula

    Iper-testo su territorio, storia, tradizione di Tula

    Laboratorio ceramica

    S. Media Tula

    Lab. di ceramica "storica" per ragazzi

    Alla scoperta del nostro territorio

    Cl. quarte elem.

    Escursioni nel territorio

    Studio di piante medicinali

    Cl. prime media Oschiri

    Studio di piate officinali della flora sarda

    Una giornata sul lago

    S. Media Tula

    Manifestazioni sportivo- ricreative

    Viaggi con il trenino verde

    Opzionale

    Conoscenza dell’ambiente sardo

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    Tabella b

    Denominazione Progetto

    Classi coinvolte

    Attività prevista

    "Progetto lingua 2000"- Progetto d’Istituto

    Sc. Materna

    Ins. Lingua Francese

    " "

    Sc. elementare

    Francese ed Inglese in tutte le classi (or. curricolare)

    " "

    S. Media Oschiri- Tula

    Corsi pomeridiani di Inglese (orario extra- curricolare) in aggiunta all’ins. obbligatorio del Francese

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    Tabella c

    Denominazione progetto

    Classi Coinvolte

    Attività prevista

    Lo psicologo a scuola

    Tutte le classi interessate per scelta del gruppo docente o dei genitori

    Consulenza di uno psicologo rivolta ad alunni o classi con difficoltà

    Progetto speciale di compresenza

    Media Oschiri

    Contemporanea di più insegnanti per il recupero di lacune di base

    Progetto "Orientamento"

    Classi terze sc. media di Oschiri e Tula

    Conoscenza delle possibilità d’istruzione dopo le medie

    Laboratorio di musico- terapia

    Sc. media Tula

    Prevenzione del disagio adolescenziale

    Lab. multimediale alunni H

    Sc. Elementare

    Acquisto di dotazioni speciali per disabili

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    Tabella d

    Denominazione Progetto

    Classi coinvolte

    Attività prevista

    Progetto musica

    Sc. materna ed elementare

    Ed. alla musica e studio di uno strumento musicale (con esperto esterno in or. scolastico)

    Bambini facciamo ceramica

    Sc. elementare

    Laboratorio di ceramica (con esperto esterno )

    Giardinaggio

    Sc. elementare

    Giardinaggio in collegamento alla formazione scientifica e ambientale

    A scuola, a teatro

    Sc. elementare

    Partecipazione a rassegne teatrali

    Progetto Scacchi

    Opzionale, in orario extrascolastico

    Apprendere e diffondere il gioco degli scacchi

    Tempo di Carnevale

    Tutte

    Attività di animazione e socializzazione

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    Tabella e

    Denominazione progetto

    Classi coinvolte

    Attività prevista

    Giochi sportivi e studenteschi (1 e 2)

    Sc. Media

    Partecipazione a gare sportive in ambito regionale

    Memorial Bruno Langiu"

    Sc. elementare e media

    Mini olimpiade di Istituto

    Educazione ambientale

    Sc. elementare

    In collegamento con formazione scientifica e ambientale

    Insieme a pranzo

    Sc. elementare

    Animazione in mensa ed educazione alimentare

    Ed. allo sviluppo (1 e 2)

    Sc. materna ed elementare

    Progetto Pigotte e Festa dell’Infanzia

    Progetto Amref

    Sc. elementare

    Gemellaggio con il Kenia

    Scuola Sicura

    Tutte

    Formazione di personale esperto nella materia

     

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